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Stavamo parlando nella precedente lezione di cosa fare se si
riceve una email non gradita. La cosa migliore da fare è non rispondere
direttamente alla spammer, anche se solo per comunicargli la nostra
indignazione, lo so che verrebbe una gran voglia di torgliersi
la soddisfazioni di dirgliene di tutti i colori, ma quali potrebbero
essere gli effetti?
1) gli spammer sanno benissimo di essere molesti e che la stragrande
maggioranza dei loro bersagli li detesta cordialmente per cui
temo che facendogli notare il nostro disappunto non cambi nulla.
2) Se lo spammer riceve una vostra e-mail di protesta o di semplice
rifiuto dell'offerta questo ha per lui un unico valore: gli conferma
che il vostro indirizzo di e-mail è valido e operativo, cioè che
dall'altra parte c'è una persona che ne legge i messaggi. E' quindi
probabile che inserisca il vostro indirizzo in altre liste o,
come generalmente avviene, che rivenda il vostro indirizzo di
e-mail ad altri spammer (un indirizzo la cui validità sia verificata
ha un valore commerciale maggiore).
Il mio consiglio personale è quindi non rispondere anche perchè
non è strano che i messaggi di spam non contengano l'indirizzo
email del mittente o che che l'indirizzo non sia valido o appartenga
a una persona che non centra nulla. Per lo stesso motivo vi invito
inoltre a non seguire mai le istruzioni eventualmente incluse
nel messaggio, anche nel caso in cui vi diano indicazioni su come
fare per ottenere di essere tolti dagli elenchi dello spammer.
Chi ci garantisce infatti che una richiesta di remove venga onorata
come promesso? Direi proprio nessuno: se chi ha spedito il messaggio
immaginava che potesse essere un disturbo, perché me lo ha spedito
lo stesso? La richiesta di remove è quindi un'altra esca per convincerci
a confermare allo spammer che il nostro indirizzo email è operativo.
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A Cura di Andrea Aguzzi (©)
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